Melanoma

Durante questo periodo sono tanti i dubbi dei pazienti affetti da questa neoplasia a partire dal timore che i raggi solari possano causare una recidiva. Il ruolo delle associazioni pazienti per raggiungere i medici anche in vacanza

Posso espormi al sole? Devo mettere il solare sui nei? Esistono protezioni solari specifiche? Sono alcune tra le domande più diffuse che arrivano alle associazioni di pazienti e ai medici durante questi giorni da parte di chi ha un melanoma. Perché, specie se si è appena ricevuta una diagnosi, i dubbi e i timori sono tanti.

La paura del sole

Il più importante fattore di rischio ambientale è stato identificato nell’esposizione a raggi Uv sia in rapporto alle dosi assorbite sia al tipo di esposizione e anche all’età (a maggior rischio l’età infantile e adolescenziale) con un rischio maggiore nei casi in cui interagiscono tutti questi fattori. Per questo chi ha avuto un melanoma ha un po’ paura del sole e tende ad evitarlo. Ma visto che l’età media dei pazienti si sta abbassando, capita anche che a ricevere una diagnosi sia una giovane mamma che magari aveva programmato di portare al mare i figli. Una situazione che può mettere in crisi la famiglia che magari attendeva questi giorni di vacanza con ansia specie dopo tanti mesi di lockdown.

Non serve rinunciare al mare

Come regolarsi: è più prudente rimandare la vacanza? “Sicuramente un paziente con diagnosi di melanoma ha sempre paura di esporsi la sole e in molti, sempre più giovani, ci chiedono se è vero che non possono più andare al mare”, spiega Monica Forchetta, presidente APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma). “Noi cerchiamo di sfatare questa falsa informazione perchè in realtà si può andare al mare rispettando le regole e le precauzioni che valgono per tutti a partire dall’evitare di esporsi al sole nelle ore più calde e utilizzare creme di protezione solare”.

Il lato buono del sole

Ma per molti la paura di ricevere un’altra diagnosi di melanoma se ci si espone al sole è forte e non è semplice fargliela passare. “Attraverso le attività dell’Associazione – continua Forchetta – cerchiamo di far capire ai pazienti che il sole non è l’unica causa e che anzi può offrire dei benefici perché fa bene all’umore e alle ossa fermo restando che bisogna adottare le dovute precauzioni specie quest’anno che siamo stati chiusi dentro casa per il lockdown e la pelle è meno abituata ai raggi solari”.

Chi deve evitare l’esposizione solare

In alcuni casi, però, il sole può davvero rappresentare un nemico da evitare. Per esempio, se si tratta di un paziente che ha appena fatto l’escissione del melanoma allora meglio evitare di esporsi al sole perché potrebbero formarsi macchie sulle ferite. “Anche in questi casi – continua Forchetta – cerchiamo di non fargli vivere in modo negativo questo momento ma di fargli capire che è solo una fase transitoria”. Niente sole, invece, per i pazienti che fanno terapie a lungo termine come la stessa Monica Forchetta che segue una cura da sette anni e mezzo: “Ho una forte fotosensibilità e anche se metto una protezione solare molto alta rischio di ustionarmi”, racconta e spiega: “E’ uno degli effetti delle terapie target che sono molto efficaci ma che annoverano tra le controindicazioni proprio la fotosensibilità ma mi auguro che con il tempo la ricerca scientifica possa ottenere dei miglioramenti anche sotto quest’aspetto”.

Se serve il medico in vacanza

A causa dell’emergenza Coronavirus, anche le visite di controllo per i pazienti con melanoma hanno subito dei ritardi che, però, sono in via di recupero. Soprattutto si cerca di non far mancare l’assistenza nemmeno ad agosto quando molte città si svuotano e anche i medici vanno in ferie: “Proprio in questi giorni – racconta la presidente di presidente APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma) – ci stanno scrivendo diversi pazienti dicendo che non riescono a prenotare le visite per settembre perché gli ospedali hanno ancora le agende chiuse perchè si stanno recuperando le visite sospese a causa del Covid, ma attraverso la nostra associazione e il gruppo ‘Melanoma parliamone insieme’ cerchiamo di evitare che il paziente resti senza punti di riferimento in estate e facciamo da ponte con i medici perché collaboriamo con i dermatologi di tutta Italia”.

Un Camper per visite gratuite in vacanza

Eppure, proprio l’estate può essere un’occasione per fare diagnosi e scoprire un melanoma. Come dimostra la campagna realizzata proprio in questo periodo da Cittadinanzattiva e l’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli insieme con la Fondazione Melanoma Onlus e che ha svolto, a partire da giugno, una serie di attività per informare e tutelare i cittadini. Nel tir installato in via del Gesù a Napoli e poi in alcune località turistiche del Cilento, come Palinuro, Battipaglia, Agropoli, Vallo della Lucania, Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto dei tumori di Napoli, e tutta la sua equipe hanno promosso visite di prevenzione gratuita per un totale di 1140 controlli. Sorprendenti e, preoccupanti, i risultati: oltre 90 casi sospetti tra melanomi, epiteliomi basocellulari e nevi atipici che verranno trattati al Pascale. “Anche se a disposizione ci sono nuovi farmaci nella cura del melanoma – dice Paolo Ascierto – la prevenzione rappresenta sempre l’arma più importante ed efficace per questo tumore che ogni anno miete 14mila nuovi casi e che resta il terzo per mortalità. Eventi come questi sono di fondamentale importanza”.

FONTE: La Repubblica