
Alcuni follower di questa pagina mi hanno chiesto di riassumere ciò che ho vissuto in 19TH EADO CONGRESS 2023. Preciso che la mia visione non è quella di un medico, anche se ho frequentato innumerevoli corsi di formazione e congressi negli ultimi 16 anni. Quindi, la mia opinione è quella dal punto di vista di un paziente. Un paziente informato, ma non un “addetto ai lavori”, per dirla in un qualche modo. Ecco, quindi le mie impressioni personali riguardo EADO 2023.
LE MIE CONCLUSIONI DA EADO 2023.
Alcuni follower di questa pagina mi hanno chiesto di riassumere ciò che ho vissuto in 19TH EADO CONGRESS 2023.
Preciso che la mia visione non è quella di un medico, anche se ho frequentato innumerevoli corsi di formazione e congressi negli ultimi 16 anni. Quindi, la mia opinione è quella dal punto di vista di un paziente. Un paziente informato, ma non un “addetto ai lavori”, per dirla in un qualche modo.
Ecco, quindi le mie impressioni personali riguardo EADO 2023.
Innanzitutto vorrei ringraziare l’organizzazione del più importante congresso di dermatologia ed oncologia al mondo, 19TH EADO CONGRESS 2023, per aver invitato Melanoma Italia insieme ad alcune organizzazioni di pazienti, questa volta come relatori.
È la seconda volta, dopo il Melanoma Bridge, organizzato dal Dott. Paolo Antonio Ascierto – Oncologo e ricercatore italiano, che le organizzazioni di pazienti di melanoma hanno avuto la possibilità di essere ascoltate, abbiamo potuto portare a un congresso di queste caratteristiche la voce dei pazienti, le loro preoccupazioni, dubbi ed essere ascoltati da specialisti di tutto il mondo. Portare il paziente al centro, quella è la nostra intenzione. In Italia la gran parte degli interlocutori istituzionali è concorde nel considerare la centralità del paziente e delle sue esigenze un asse fondamentale delle strategie sanitarie e della programmazione e gestione dei servizi.
La mia impressione sul congresso e sui risultati delle indagini che si stanno svolgendo è davvero incoraggiante.
Da un lato i progressi della radioterapia, con il Cyber Knife che permette di agire e curare metastasi di melanoma fino ad ora impossibili da attaccare, come quelle nel cervello.
La Biopsia virtuale, una sorta di epiluminescenza 3D che permette di “guardare” in profondità gli strati della pelle penetrati dall’eventuale melanoma, e di studiarne la morfologia senza la necessità di ricorrere alla chirurgia o ad altre metodiche più invasive, che si sta testando e che permette di diagnosticare il paziente in poche ore, invece di aspettare 10, 15 giorni o più per ottenere un risultato, è senza dubbio vivere il futuro ora.
I molteplici studi clinici che stanno studiando nuove combinazioni di terapie, sia che si tratti delle target per BRAF positivo o Anti PDL-1 o immunoterapie per il resto dei pazienti con melanoma; o degli studi clinici che stanno studiando la resistenza del melanoma ai farmaci; o la necessità di terapie adiuvanti o neo-adiuvanti o degli effetti tossici sempre minori e più sopportabili dei trattamenti, con un maggior risultato di sopravvivenza per i pazienti. Sono tutti progressi che vedremo concretizzarsi nel prossimo futuro e che miglioreranno la qualità della vita dei malati di #melanoma.
Ma soprattutto credo che stiamo assistendo ad una vera RIVOLUZIONE nel campo terapeutico del melanoma, che poi verrà sicuramente trasferito ad altri tumori.
Questa “rivoluzione” saranno i vaccini terapeutici (non preventivi, chiarisco) che diversi ricercatori stanno studiando in tutto il mondo.
I “vaccini” a mRNA contro il #melanoma sono passati alla FASE 3 della ricerca clinica, e saranno senza dubbio la nuova rivoluzione, nel campo terapeutico di questo tumore che ogni anno miete tante giovani vite.
Proprio come l’IMMUNOTERAPIA è stata nell’ultimo decennio, questo prossimo decennio ci porterà una maggiore personalizzazione e un attacco al tumore con i suoi stessi codici DNA ed attraverso il suo stesso mRNA, per farlo autodistruggere.
La spiegazione è abbastanza semplice, secondo i ricercatori. Viene prelevato un pezzo di tumore e se ne ottiene il codice genetico, che viene poi iniettato nel paziente sotto forma di RNA messaggero per rafforzare la sua immunità contro il tumore specifico. Questo, in combinazione con l’immunoterapia, sembrerebbe dare ottimi risultati nei gruppi di pazienti che hanno costituito la Fase 2 dell’indagine. Il prossimo giugno la fase 3 sarà lanciata in Europa ed è già in fase di test nel resto del mondo.
Ci auguriamo che questa sperimentazione clinica ottenga buoni risultati anche nella Fase 3 e possa continuare fino all’approvazione per il bene di tanti pazienti.
Anche altri tipi di melanoma più rari ma assai più gravi, come il melanoma delle mucose e il melanoma acrale, sono al centro di studi clinici che stanno andando in FASE 3. Un’altra speranza per i pazienti che, dopo aver ricevuto una diagnosi di melanoma della mucosa, si sono trovati in pericolo di vita per una malattia grave. Anche loro avranno una risposta all’avanguardia ed una speranza di guarigione nel prossimo futuro.
Quindi quello che ci lascia questo EADO 2023 si può riassumere in una sola parola: SPERANZA. Per una diagnosi di melanoma, che prima era una condanna a morte quasi certa, oggi c’è molta speranza di VITA.
Un abbraccio a tutti.