
Negli ultimi 20 anni, in Italia, si è passati da 6-7.000 a più di 14.000 nuovi casi l’anno
TORINO. Più omogeneità e qualità nella diagnosi e cura del melanoma su tutto il territorio nazionale. È l’obiettivo del progetto LinkME, un network di eccellenza lanciato dall’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), l’associazione scientifica multidisciplinare che tratta questo tipo di tumore della pelle e le problematiche attinenti con il contributo di Novartis.
LinkME – progetto che coinvolge anche docenti e medici torinesi dell’università e della Città della Salute e della Scienza – ha lo scopo di garantire un percorso di presa in carico del paziente grazie alla presenza del network e attraverso la realizzazione di una piattaforma condivisa tra i Centri. In questo modo si assicura un percorso diagnostico e terapeutico omogeneo su tutto il territorio nazionale all’interno del quale le varie professionalità agiscano in sinergia e sintonia, come già avviene nei Centri di riferimento. Il progetto vuole, quindi, salvaguardare la salute di tutto i pazienti garantendo nell’intero percorso diagnostico-terapeutico, scelte appropriate e condivise all’interno del team multidisciplinare presente in ciascun Centro di Riferimento.
Tumore aggressivo
Il melanoma è un tumore della pelle che può essere molto aggressivo: deriva dalla trasformazione maligna dei melanociti, ovvero delle cellule che determinano il colore della pelle stessa. È una patologia in forte crescita: negli ultimi 20 anni, in Italia, si è passati da 6-7.000 a più di 14.000 nuovi casi l’anno, con una prevalenza per il sesso femminile e tra i giovani. Gli studi indicano anche che l’età maggiormente colpita da questo tipo di neoplasia è quella compresa tra i 25 e 50 anni. Da qui l’importanza di un impegno costante su fronti diversi, e talora complementari: nuovi paradigmi di cura, precocità delle cure, identificazione tempestiva dei pazienti candidabili alla terapia di precisione. E prima ancora, la sensibilizzazione della popolazione.
Numeri in crescita
«Il progetto LinkME di IMI – ha commentato il professor Ignazio Stanganelli, presidente Intergruppo Melanoma Italiano – desidera garantire a tutti i pazienti Italiani, indipendentemente dal luogo di residenza, le migliori opportunità di cura grazie alla creazione di un ampio network di eccellenza dove il team multidisciplinare garantisce competenza, attenzione e qualità nella diagnosi e cura». «L’incremento della patologia nella popolazione e la sua aggressività sono alla base del programma LinkME» aggiunge il professor Giuseppe Palmieri, Past-President Intergruppo Melanoma Italiano. «La complessità di questa malattia richiede la massima attenzione e qualità: è fondamentale effettuare un percorso diagnostico accurato, perché da questo dipende la scelta del trattamento più efficace. Una corretta diagnosi permette di personalizzare il trattamento, evitando inutili tossicità». Supportando questa iniziativa Novartis, ha specificato il general manager Luigi Boano – ha voluto condividere con IMI l’impegno nei confronti dei pazienti affetti da melanoma, volto a migliorare il livello qualitativo della diagnosi e cura attraverso i Centri di Riferimento e a renderlo quanto più omogeneo su tutto il territorio nazionale, affinché ogni cittadino in Italia abbia le stesse opportunità di accesso alle cure».
FONTE: La Stampa