Scopo: Opdualag è una combinazione di nivolumab (Opdivo), un anticorpo che blocca il recettore della morte programmata-1 (PD-1), e relatlimab, un anticorpo che blocca il gene-3 di attivazione dei linfociti (LAG-3), indicato per il trattamento di adulti e pazienti pediatrici di età pari o superiore a 12 anni con melanoma non resecabile (melanoma che non può essere completamente rimosso chirurgicamente) o metastatico.

Come funziona: Opdivo è un anticorpo monoclonale umanizzato progettato per bloccare un bersaglio cellulare noto come PD-1, che si traduce in una risposta immunitaria antitumorale. Relatlimab aiuta ad attaccare il cancro migliorando l’attività delle cellule T prendendo di mira una proteina chiamata LAG-3. La combinazione di nivolumab (anti-PD-1) e relatlimab (anti-LAG-3) determina una maggiore attivazione dei linfociti T rispetto all’attività di entrambi gli anticorpi da soli.

Quali pazienti: Opdualag è approvato per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici (di età pari o superiore a 12 anni) con melanoma in stadio III che non può essere rimosso chirurgicamente o melanoma in stadio IV.

Come viene somministrato: Opdualag è una combinazione a dose fissa di nivolumab e relatlimab e viene somministrato per via endovenosa in una singola infusione della durata di 30 minuti. La dose approvata dalla FDA per i pazienti adulti e i pazienti pediatrici di età pari o superiore a 12 anni che pesano almeno 40 kg è 480 mg di nivolumab e 160 mg di relatlimab. Viene somministrato ogni quattro settimane. Il dosaggio per i pazienti pediatrici (di età pari o superiore a 12 anni) che pesano meno di 40 kg non è stato determinato.

Efficacia: secondo i dati di RELATIVITY-047, uno studio clinico di Fase 2/3, Opdualag ha mostrato un beneficio di sopravvivenza libera da progressione statisticamente e clinicamente significativo rispetto al solo nivolumab. Opdualag ha più che raddoppiato la sopravvivenza mediana libera da progressione rispetto alla monoterapia con opdivo.

Effetti collaterali: Opdualag può causare reazioni avverse immuno-mediate (IMAR) gravi e fatali. Si tratta di reazioni avverse al farmaco che possono essere gravi o fatali e possono verificarsi in qualsiasi tessuto o organo. Gli IMAR possono manifestarsi in qualsiasi momento dopo l’inizio del trattamento e possono anche continuare dopo l’interruzione del trattamento.

Importante: l’identificazione e la gestione precoci degli IMAR sono essenziali per garantire un uso sicuro. Eventuali nuovi sintomi o segni devono essere segnalati al medico.

Polmonite immuno-mediata (problemi polmonari): Opdualag può causare polmonite immuno-mediata, che può essere fatale. I sintomi della polmonite possono includere:

Colite immuno-mediata (problemi intestinali): questi problemi possono portare a lacrime o buchi nell’intestino. Segni e sintomi di colite possono includere:

Epatite immuno-mediata (problemi al fegato): segni e sintomi di epatite possono includere:

Endocrinopatie immuno-mediate (problemi alle ghiandole ormonali), in particolare tiroide, pituitaria e ghiandole): Segni e sintomi che le ghiandole ormonali non funzionano correttamente possono includere:

Nefrite immuno-mediata con disfunzione renale (problemi renali, inclusi nefrite e insufficienza renale): i segni di problemi renali possono includere:

Reazioni avverse dermatologiche immuno-mediate (rash o dermatite)

Miocardite immuno-mediata (infiammazione del muscolo cardiaco e infiammazione del rivestimento esterno del cuore)

Altre reazioni avverse immuno-mediate: queste reazioni avverse si verificano molto meno frequentemente. Indipendentemente da ciò, eventuali nuovi sintomi o segni dovrebbero essere segnalati al medico.

I segni di questi problemi includono:

Reazioni correlate all’infusione:

Questa è una reazione che si verifica durante o immediatamente dopo la somministrazione del farmaco. I sintomi di una reazione correlata all’infusione possono variare ma possono includere i seguenti: febbre, aumento della frequenza cardiaca, variazioni della pressione sanguigna, respiro corto, vampate di calore, eruzione cutanea, dolore e tosse. Eventuali nuovi sintomi durante o immediatamente dopo l’infusione devono essere segnalati al team sanitario.

Complicazioni del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT): potrebbero verificarsi complicazioni se riceve cellule staminali da donatore (trapianto di cellule staminali allogeniche) prima o dopo il trattamento con opdualag.

Tossicità embrio-fetale: Opdualag può causare danni al feto se somministrato a una donna incinta. Le donne in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e almeno 5 mesi dopo l’ultima dose di opdualag.

Allattamento: Opdualag può essere escreto nel latte materno e, a causa del potenziale rischio di gravi reazioni avverse in un bambino allattato al seno, si consiglia alle pazienti di non allattare al seno durante il trattamento e per almeno 5 mesi dopo l’ultima dose di Opdualag.